Chiacchere e distintivo

Voi siete solo “chiacchere e distintivo”, ci hanno ripetuto durante questa campagna elettorale.

E noi, come fossimo Eliot Ness, non abbiamo mai ceduto alla tentazione di cadere nel loro gioco. Abbiamo solo risposto con dati reali ai loro irrealizzabili progetti e ai millantati successi.

Siamo troppo timidi? Non direi. Continuiamo solo a credere che esista ancora la buona politica. Quella Politica con la P maiuscola che antepone i fatti alla maldicenza. Che ascolta e propone soluzioni a volte complicate ma realizzabili anziché mirabolanti sogni irrealizzabili.

Una Politica che guarda quello che ha prodotto, non quello che non hanno realizzato altri. Una Politica che si intesta solo le cose che realizza, non quelle che realizzano altri.

Forse è per questo che a Ravenna come in tutta Italia si è sgonfiato la bolla del populismo insito nelle liste civiche. Nelle liste civiche e in quei movimenti e partiti politici che fanno leva sui malumori della gente per ragranellare qualche voto in più.

Tutti questi attori questi hanno poi evidenziato che oltre all’invasione mediatica giornaliera una manifesta incapacità di conoscere l’abc. Capisco che il sistema dell’elezione del Sindaco col voto disgiunto sia un po’ cervellotico ma… Ma non si può chiamare “cavillo” l’aver tolto voti a candidati nella stessa lista, con lo stesso cognome senza che fosse specificato almeno l’iniziale del nome! Cosa c’è di non chiaro nell’espressione “determinare la volontà del voto”.

Il tempo è galantuomo, dicono. Di certo la buona politica fatta di contatti con la gente e di ascolto da sempre buoni risultati. E che risultati! Abbiamo fatto, per usare un termine calcistico, il triplete: elezione del Sindaco, primo partito e candidati del territorio eletti in Consiglio Comunale. A Igor, Federica e Fabio non possiamo fa altro che augurare buon lavoro.

Alla fine anche stavolta i silenzi di Ness si sono mostrati progetti credibili, la boria di Al Capone solo “chiacchere e distintivo”. E ora? Bisogna solo lavorare a testa bassa per meritarci la fiducia che gli elettori ci hanno concesso.

Mah… c’è un mah! A Ravenna in questa tornata elettorale ha votato solo il 54%. E questo è un grosso problema perché c’è un 46% che pensa che tutti gli attori politici siano “chiacchere e distintivo”. Soluzioni urgono!

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