Noi siamo Decentrati, lontani dal centro di Ravenna. Non siamo delusi e crediamo nelle potenzialità del nostro territorio.
Che poi il vero problema non sta nella lontananza da centro ma nell’incapacità di stare in modo costruttivo al centro del proprio territorio. L’essere positivi ed avere una visione di un modo migliore di vivere il territorio sono le molle per far fare un salto di qualità.
Un programma elettorale basato sul criticare quello che è stato fatto dalla controparte politica denota solo mancanza di idee. E condiziona negativamente il proprio operato. A volte si criticano ritardi dati dalla farriginosità dei regolamenti più che dalla volontà dei proponenti. E questo denota anche una mancanza di conoscenza della macchina amministrativa. E di una deriva di illegalità che non è propria della Pubblica Amministrazione.
Ma le idee si misurarano sul campo. Per esempio l’idea del leghista Calderoli era quella di tagliare le Circoscrizioni per creare un risparmio togliendo l’indennizzo ai Presidenti. Il risparmio c’è stato, non per avere tolto i Presidenti ma per avere rimpiazzato parzialmente i Funzionari all’interno degli uffici decentrati. Un risparmio che ha causato una perdita di rappresentanza politica (i Presidenti) ed una perdita in qualità dei servizi offerti (i Funzionari).
Un risparmio che crea solo impoverimento sotto molti punti di vista non può essere definito un gran risparmio. Diversamente il costo delle Circoscrizioni portava ricchezza sia sul piano sociale che su quello culturale attraverso la realizzazione di opere e la promozione di eventi facendo da collante fra tutte le frazioni, fra tutte le associazioni, fra tutti le cittadine e i cittadini del territorio.
Ora concettualmente i Consigli Territoriali sostituiscono i Consigli Territoriali mentre formalmente hanno meno libertà di azione. I Consigli Territoriali devono essere valorizzati non sminuiti dall’astensione.
Andate a votare domenica prossima chi vi parla del futuro del territorio e non di mancanze a volte reali a volte presunte.