Un voto per Igor, un voto per Federica
Un voto ad Igor e Federica per non interrompere il legame forese città.
Un voto ad Igor e Federica per non interrompere il legame forese città.
Nonostante la pandemia ci abbia indicato che la soluzione in caso di pandemia sia quella dell’investire nella formazione dei dottori e dei ricercatori, in Italia la politica italiana continua a tentennare sul da farsi per invertire la tendenza attuale.
L’altra sera a San Pietro in Vincoli si è vissuta una bella serata all’insegna della buona politica.
Alle Olimpiadi la nazione più forte ha il medagliere più ricco. E’ normale! I Generali hanno la parte sinistra della giacca piena di nastrini colorati per mostrare a tutti il proprio Medagliere. Ogni nastrino una medaglia, più medaglie più comando! Anche in politica è consuetudine mostrare il proprio medagliere per far crescere il consenso della
La Casa della Salute di San Pietro in Vincoli, dopo un lungo processo per realizzarla iniziato nel 2006, ha da pochi giorni compiuto quattro anni di attività. Tra mille difficoltà, acuitesi in questo ultimo anno in piena pandemia, offre al massimo delle proprie potenzialità quel servizio di medicina di prossimità fondamentale per la salute pubblica
Conte si è dimesso, Mattarella ha indicato Draghi come suo successore. PD, 5* e LEU rimpiangono Conte. Posso capire Leu e 5* che privilegiano l’assistenzialismo alle riforme ma non mi capacito della scelta del PD che rischia di sparire schiacciandosi sui 5*
L’uscita di Renzi dal Governo ha messo in mostra il vivacchiare della politica italiana durante le crisi di Governo. Anche i 5s non sono esenti, anzi hanno accettato tutti quelli che avevano espulso. Inoltre ha tolto ogni alibi alla sudditanza del PD nei confronti di Conte e dei 5S.
Al Presidente del Consiglio piace l’utilizzo dei verbi all’indicativo futuro. Il paese a bisogno di concretezze e sarebbe ora di parlare usando il presente.
La crisi di Governo provocata da Renzi ha messo in evidenza sia l’incapacità di una classe politica inadeguata sia il vecchio vizio italiano di cercare di aggirare le difficoltà con palliativi estremi come i responsabili.
E crisi sia! In questo momento in cui servirebbe uno sforzo unitario tutti negano di volerla e tutti lavorano per crearla.